Vestivo restio soffice nella candela
miele scioglieva le sere
ridondante il parlare schivo
sotto pini l’aprir meco chino
incalza e con l’aria un sospiro.
La fatica del contadino
non vien capita
veste stretto il nuovo
larghe son le valli dei pescatori
vicino al banco raccontano ornatori
la strada traspare popolar simposio
mondi nuovi dentro le montagne
oltre i sentieri s’apron vaste
dal bianco affettar, edifici
stupore il rivelare, segreto rimane
la frana e un occhio modellarono
come pioggia e vento un tesoro posarono.
Cinque inchiodate al muro
di selvaggio un ricordo
spoglio flebile l’orgoglio
tutto rivela il mutare
un mare vero e duro
autonoma paura non ve’ piu’
l’isolamento s’espande
e nuovi centri di controllo oscuro.