Venne così irrorato il silenzio
dei suicidi di troppo affanno
trovarono acqua dietro al corpo
volevano inseguire un fiammifero che si consuma,
caddero come cenere dopo il fuoco.
Lunghe son le strade battute da zoccoli lontani
nitriti riecheggiano sopra i campi,
preservate son le storie antiche
conoscenze tramandate
e non ve’ modo di trasformare le colline.
Oggi tacchi percorrono goffi
chi si schiva al riparo dalla pioggia si trova vicino
lo schifo della vostra umana natura svanisce
lampante si fa il ricordo che vaga nella memoria,
gli edifici trasudano, trasmettono immagini del passato
Rinascimento e contraddizioni svelano.