Il tempo si è fermato sugli scalini del duomo
i colori della festa, giullari e baldacchini,
busti senza volto si specchiano
bandiere sui fili, la famiglia con l’oro vegetale.
Le persone guardano piccoli frammenti,
apparenze, assistono solo allo spettacolo,
le scelte non espresse intanto crescono sotto terra
cercano il collegamento con il tocco del corpo,
il movimento si ferma nel respiro solitario.
L’ombra mi protegge da ciò che la luce vuol mostrare
dal dubbio allontana
ma una creatura tale non può che giudicare
se appena nasce apre gli occhi per vedere,
allora non muovetevi più con il riso di chi non comprende
fermatevi ad annusare l’odore di chi non ricorda
ascoltate chi non vede solo il Dio della luce,
chi ha trovato l’amore nelle tenebre,
mistero incompreso.
A volto coperto cammini nella notte,
passeggero d’un miraggio.