Quante cose vedrai in fondo al mare
sull’orizzonte
luci di nave ad aspettare
quante lacrime versate per riempire
valli, laghi ed il cielo sulle rive
quanti i desideri lasciati a far le scale,
a ricordare le carezze è la mano senza eguale.
Se non trovi posto cercalo sotto i portici ed i casali
corri e guarda i boschi dove la speranza muore,
rivisita i momenti che il tuo umore hanno cambiato,
quelle passeggiate sfiorando pelli nude.
Il fresco della sera presenta le domande
le risposte arrivano all’alba ma son tarde,
onde di maestrale rimescolano
muovono il limpido,
tre sfumature non sedimentano:
sul bagnasciuga qualcosa verrà trovato ,
l’ascolto si fa vago e quieto anche il parlato.