Trambusti son di corpi luci, sfollamenti, s'alzan grida, guardo muto. I vostri occhi sono stelle, cadono, la nebbia diradata vola sul mio volto, scale, voci, sguardi bassi, schiva anche questo, sorrisi privi di gusto, i rumori tagliano la pelle esplodon come bombe dall'alto, lanciate aria, lampioni, andate via dal quieto vivere. La guerra continua, ripete si ripete, ritorna ed esige funesta, cruda e repentina. Natura quanto sei bella quando sgorghi dalla fonte quanto soffice all'alba del domani ma il tuo volto m'e' d'inganno usi noi esseri che usano, mangi vite che mangian vite unisci poi dividi. Capire si', si puo' capire ma allora fatti chiara, fatti avanti verita' a menti lucide inesprimibile, qual'e' del dolore il non senso?