Mormorio che dolce m'addormenti son di genti queste mute mura silenti il polveroso mar che su tetti posa grave l'inganno di luci su travi jugoslave; vedo offuscar la vista cieca di passanti, il soffio d'agosto, rende corpi pesanti. Nuvole dall'asfalto copron neri alti muri confondon, sciolgon ceri, guerra fu, freddata la salma intossicata l'alga che volle crescer sulla riva, il mondo che cambia non aspetta chi non arriva.