La vita continua, non si torna indietro. Il profumo di questo campo d'orato, il morbido verde della collina,il brusio delle cicale, il mormorio del vento, e' un dialogo silenzioso tra le mosche ronzanti sull'erba, le macchine che sfrecciano sull'asfalto, le persone che ritornano a casa, il sole che cala, il treno che urla e gli uccelli che fischiettano. Sono qui a sentire e partecipare. Tutto dice: "continua!" Provo a cercare dentro di me questa voce ma niente, poi per un attimo la trovo qua fuori respirando l'odore della mietitura, guardando gli alberi, ascoltando le ultime api che si posano sui fiori, il silenzio si fa grande e cio' entra forte in me; dimentico chi e dove sono. Partecipiamo tutti a questo gioco, nessun escluso, ed e' forse il piu' bello che sia mai stato inventato, belli, brutti, buoni, cattivi, ragazze, ragazzi, pesci ed uccelli, tutti quanti: "nessun escluso". Siamo qua, faccia a faccia anche se facciamo finta di non vederci, litighiamo si ma poi il calore ci fa dimenticare tutto, il freddo poi spinge a stringerci l'un l'altro ed in questa occasione e' bello starsene stretti. In tutto cio' or mi chiedo: "Io, io! chi sono? questo io cos'e'?" Fra un po' andro' a dormire, domani con tutta probabilita' mi svegliero', mettero' via le mie cose e riprendero' a pedalare, saro' diverso da ora: "chi saro'?" Nel silenzio una voce allora mi dice: "Stai qua ora, tu sei chi sei nel momento in cui ti interroghi, sei dunque diversita'. Non puoi essere uguale in un tutto in movimento. Ora cerca chi o cosa e' fermo ed immobile, interrogati." Immobile e' il punto di osservazione non chi osserva, nella contemplazione il tempo non esiste.